Il SUP è uno degli sport a contatto con la natura che preferisco. Uno sport nuovo, arrivato da pochi anni in Italia e che i più ancora non conoscono. Oggi con questo articolo voglio parlarti di quella che è nel SUP la tecnica base per aiutarti a muovere i primi passi in acqua.
Partiamo dal fatto che lo Stand Up Paddle è un’attività facile che tutti possono praticare e apprezzare. Ma cos’è che ti fa fare il salto e ti rende un paddler più capace e veloce? Sta tutto nella tecnica. Migliore è la pagaiata e più veloce e stabile è la tua uscita.
Postura Corretta
Nel SUP la tecnica base è piuttosto semplice e gran parte del lavoro è legato ad una postura corretta.
Quando sei sulla tavola devi posizionare i piedi paralleli tra loro sul lato lungo della tavola e dovrebbero essere posizionati al centro e aperti un pò più dell’apertura delle anche.
Distribuisci il peso in modo uniforme sui piedi. I principianti spesso commettono l’errore di stare troppo indietro o di mettere i piedi perpendicolari alla tavola, come fanno i surfisti.
Nel SUP la tecnica corretta prevede di tenere le gambe leggermente piegate sulle ginocchia per aiutare a stabilizzarti e assorbire meglio il movimento dell’acqua e delle onde.
Tieni dritta la schiena e la testa rivolta in avanti, verso l’orizzonte. Piegarti troppo in avanti ti destabilizzerà e ti potrà portare a pagaiare in maniera errata.
Se ti senti instabile prova a piegare di più le ginocchia avvicinandoti leggermente al centro della tavola o allargando un pò di più i piedi verso l’esterno del SUP.
Durante la pagaiata dovrebbe venirti naturale il movimento di piegare e raddizzare le ginocchia: devi infatti pensare a loro come ai tuoi contrappesi per la stabilizzazione.
SUP Tecnica Base : come usare la pagaia
Ci sono quattro passaggi fondamentali per una corretta pagaiata. Padroneggiare ogni passaggio è la cosa migliore che puoi fare per migliorare la tua tecnica e abilità in SUP. All’inizio il movimento corretto potrebbe sembrarti del tutto innaturale. Molti principianti di SUP tendono a pagaiare senza eseguire tutti i movimenti del braccio avendo come conseguenza una remata sporca e faticosa.
Fase 1 : Cattura dell’acqua
La prima cosa che devi fare è portare la pagaia in avanti e far entrare interamente la pala nell’acqua. Per avere una corsa il più efficiente possibile devi far entrare l’intera superficie della pala nell’acqua. Importante è anche estendere la pagaia il più in avanti possibile (sembra abbastanza intuitivo ma credimi, soprattutto agli inizi..avviene l’esatto opposto).
Fase 2 : La Potenza
Questa fase della pagaiata è dove l’esperienza e l’applicazione della tecnica base di SUP fanno la differenza. L’errore più comune che fanno i principianti è quella di usare solo le braccia per compiere il movimento e non anche tutto il corpo. Nella fase di potenza devi avere un braccio sul pomello in testa della pagaia e uno nella metà della pagaia.
Quando esegui la pagaiata entrambe le braccia dovrebbero essere dritte, dovresti eseguire il movimento quasi senza piegare il gomito. Quando completi la bracciata il braccio che sorregge la parte inferiore della pagaia dovrebbe rimanere dritto.
Immagina di tirare la tavola verso la pagaia e non la pagaia verso la tavola (attenzione che la differenza è tanta e ne dipende il risultato). Le spalle e il busto ruotano per portarti avanti. Devi eseguire un movimento utilizzando tutta la parte superiore del corpo. Busto, spalle e braccia.
Fase 3 : Fase di uscita
Una volta che la pagaia raggiunge l’altezza dei tuoi piedi e il petto è rivolto verso la parte anteriore della tavola (a valle), porta la pagaia fuori dall’acqua. Anche in questo movimento, nella fase principiante dello sport, potrebbe parti che un movimento lungo e in planata siano più efficaci. Mi spiace dirti che è l’esatto contrario.
Quando sollevi la pagaia fuori dall’acqua muovi il braccio posto sulla parte inferiore del bastone mantenendo la mano superiore in posizione ferma. Pensa alla pagaia come ad un pendolo. La parte superiore della pagaia deve restare ferma si muoverà solo leggermente verso il basso) e la parte inferiore che eseguirà la maggior parte del movimento.
Fase 4 : Il recupero
Nella fase di recupero ruota la pagaia verso la parte anteriore del corpo per completare correttamente la corsa. Dovrai ancora utilizzare ancora busto e gambe tendendole leggermente piegate per sfruttare tutta la fase di spinta della pagaiata.
Gli errori più comuni nel SUP
Quello che si tende a fare spesso è il guardare i piedi o la punta della tavola, soprattutto se ci si sente sbilanciati. Questo movimento in realtà porta ad un risultato che è l’esatto contrario di quello che si cerca…sarà più facile perdere l’equilibrio.
Ricorda di guardare sempre l’orizzonte. La tavola tende sempre a seguire dove abbiamo il nostro sguardo.
Un’altro errore molto comune dai neofiti è quello di usare pagaia nel modo scorretto tendendo cioè il cucchiaio verso l’interno. La pagaia in realtà è stata pensata perché la parte più curva sia tenuta verso l’interno del paddler. Secondo paddling.com tenere la pagaia in modo errato può comportare danni seri a braccia e spalle fino al punto di ferirsi o procurarsi una tendinite.
Voglio concludere questo articolo, primo di una serie dedicata al SUP con un video che riassume quanto ti ho illustrato sopra. Fammi sapere cosa ne pensi e se anche tu hai mai provato ad pagaiare su un SUP.
Sono andata con il SUP solo un paio di volte e inizialmente usavo la pagaia nel modo scorretto chiaramente😅 Una volta entrata nella mentalità però mi è piaciuto molto in particolare per arrivare a piccole spiagge e baie raggiungibili solamente via mare
Abito tra il lago di Garda e quello di Iseo, ed essendo amante dell’acqua – ma non ho la pazienza di stare sdraiata in spiaggia – mi piacerebbe tanto imparare ad usare il SUP. I tuoi consigli sono preziosi anche se penso tu la faccia troppo facile… 😉 ti saprò dire questa primavera, ho già trovato chi me ne presterà uno.
Dai Monica 🙂 è più facile di quanto sembra. Poi fammi sapere com’è andata..deve essere uno spettacolo pagaiare nelle tue zone stupende 🙂
Punto il SUP da qualche anno ma finora non ho avuto ancora occasione di provare quest’esperienza. Nelle mie zone (Campania) sono state aperte diverse scuole, tocca solo armarsi di coraggio e provare!