Campanile di Val Montanaia Sentiero

Campanile di val montanaia stelle

Nascosto tra le vette delle Dolomiti Friulane c’è un massiccio di pietra ambito e amato da tutti gli scalatori, il Campanile di Val Montanaia, vetta simbolo del Parco delle Dolomiti Fiulane. 

campanile di val montanaia

Questa torre, chiamata anche “l’urlo di pietra” alta più di 300 metri, è sempre stata qualcosa di speciale per me. Da piccola mi perdevo dietro i ricordi del mio babbo che mi narrava delle salite sul sentiero che porta al Campanile. Un sentiero fatto di ghiaia, pietre, sassi e fatica.

Ogni volta era un’attesa infinita l’aspettare che il fotografo sviluppasse i negativi per ammirare gli scatti di quel bivacco rosso protetto dalle le montagne e quella meraviglia frutto dell’erosione alpina data dallo scioglimento dei ghiacciai.  

Fino al sogno. Il dormire accampati sotto quella torre. Vederla sparire nella notte. Lasciare che siano le stelle ad avvolgerla per poi rinascere al sorgere del sole. Un’esperienza unica. Di quelle che fanno venire le lacrime agli occhi. 

Campanile di Val Montanaia sentiero : dal Rifugio Pordenone

Questo ardito torrione di pietra è unico nel suo genere e per questo è ambito e amato da tutti gli alpinisti. E’ isolato e totalmente discosto dalle parti. Sorge dai prati della Val Montanaia e si erge al cielo per 300 metri in un ambiente magico racchiuso tra gli Spalti del Toro.

Esistono due possibilità per raggiungere il Campanile di Val Montanaia dal sentiero che parte dal Rifugio Pordenone o da quello del Rifugio Padova. Il primo con partenza Cimolais e l’altro da Domeggie di Caodre. 

campanile di val montanaia

Da qualsiasi versante scegli di partire per arrivare alla torre di pietra sappi che non la vedrai subito. Lei sarà li maestosa ad aspettarti ma dovrai conquistarla. Dovrai sudare la sua vista. Passo dopo passo. Fatica dopo fatica. 

Non lo vedi il Campanile di Val Montanaia dalla base così come il suo bivacco. Arrivati oltre metà sentiero, partendo dal Rifugio Pordenone, lui sarà li, maestoso. A farsi spazio tra gli alberi e le rocce. A prendersi la scena e a rapire gli sguardi. 

Dal Rifugio Pordenone al Campanile di Val Montanaia il sentiero è numerato con il segnavia 353

Val Montanaia : ripide ghiaie per un fascino unico

Dall’abitato di Cimolais si seguono le indicazioni per il Rifugio Pordenone fino ad imboccare la strada (a pagamento in estate) che percorre il fondo della Val Cimoliana fino a raggiungere, in 15km, Pian Meluzzo e, poco più avanti il parcheggio del Rifugio Pordenone da dove, una volta lasciata l’auto, parte il sentiero.

Il sentiero, che passa sotto le pareti dell’Anticima Meluzzo, si sviluppa lungo ripide ghiaie e da subito sale e mette alla prova gambe e resistenza. Si cambia spesso il lato di salita e orientarsi non è immediato. Bisogna prestare attenzione a omini e segnavia dipinti sui massi. Sbagliarsi è facile se non si ha esperienza (da qui la classificazione di sentiero EE). La ghiaia è friabile e franosa e il percorso, se pur di poco, tende a cambiare dopo forti avvenimenti meteorologici.

Il paesaggio può sembrare monotono ma ti assicuro che non lo è. Certo se ti aspetti di trovare verdi prati e boschi di faggi o pini…questa zona della Val Montanaia non è quella che fa per te. 

Campanile di Val Montanaia e Bivacco Perugini

Devi desiderarlo il Campanile di Val Montanaia così come il suo bivacco. Quel minuscolo puntino rosso, impossibile da scorgere dal basso, quasi perso tra le pietraie lo devi voler conquistare. Il Bivacco Perugini è un piccolo bivacco metallico nascosto e protetto dalle pietre di questi luoghi. Qualcosa che non ti aspetti di trovare e che quando ti compare dinnanzi te ne fa innamorare. 

bivacco perugini campanile

La sua posizione è da cinque stelle e la vista che regala dal suo interno è unica verso la maestosa torre di pietra. 

Per il Campanile di Val Montanaia il sentiero è lungo circa 6 chilometri ed è quando sei giunto oltre la metà, quando senti che la fatica si fa sentire che lui compare. Come a darti la forza per continuare, per arrivare fino in cima. 

campanile di val montanaia

Passati sotto il Campanile di Val Montanaia si raggiunge il Bivacco Perugini  a quota mt. 2060 dal quale, se si prosegue ancora in salita, si raggiunge la Forcella Montanaia mt. 2333.

Da qui il sentiero prosegue passando per il Cadin d’Arade e incrociando il tracciato con segnavia 342 proveniente dalla Forcella Moncalcon. Con un’altra ora di cammino è possibile raggiungere il Rifugio Padova a 1267 metri. 

Campanile di Val Montanaia sentiero e giro dei rifugi

La zona della Val Montanaia è conosciuta anche per lo spettacolare “Giro dei Rifugi” che porta ad attraversare tutta l’Alta Via Friulana toccando i rifugi Flaiban-Pacherini, Giaf, Pordenone e Padova. Un giro ad anello che richiede più giorni di cammino, esperienza e allenamento.

Un trekking unico da fare almeno una volta nella vita perché la bellezza e la particolarità di questi luoghi unici va vista e vissuta, passo dopo passo.

Scheda Tecnica:

📍 Campanile di Val Montanaia da Rifugio Pordenone
⏱ Tempo di Percorrenza: 2,5 ore andata – 1 ora ritorno
📏 Lunghezza: 12 km
📈 Dislivello: 900  mt
🔎 Tipo di Percorso: andata e ritorno
⛏ Difficoltà: EE
📣 Traccia GPS: Scarica il tracciato GPX

Riferimenti:

Rifugio Pordenone

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(6) commenti

  1. Giorgia

    Ma che meraviglia!!! Le tue foto sono splendide, mi fanno venire voglia di partire subito per vedere questo spettacolo!! Me lo segno tra le cose da non perdere!

    1. vitainavventura

      Grazie Giorgia 🙂 Si si impossibile da perdere questo spettacolo della natura 🙂

  2. Maria Grazia Vinci

    Che meraviglia questo trekking e che bei ricordi ne hai! Mi piacerebbe provare a farlo prima o poi, proprio pernottando lì, sotto le stelle…

    1. vitainavventura

      Grazie Maria Grazia. Diciamo che passare li il compleanno realizzando uno dei sogni di una vita è una cosa che non si dimentica 🙂
      Se vuoi provare fa un fischio che ti accompagno su volentieri 🙂

  3. Valeria

    un panorama stupendo, e il Campanile è davvero particolare. Mi hai dato una bella idea, da inserire in un itinerario in quelle zone.

    1. vitainavventura

      Si. Ogni volta che salgo o ripenso alla notte passata li in bivacco mi vengono i brividi. Non te ne pentirai 🙂 Fammi sapere le tue emozioni quando andrai 🙂

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