Immagina di poter afferrare le stelle con un dito. Di averle così vicino al tuo sguardo che sembra quasi di toccarle.
Immagina il bianco candore della neve e la luna a farla brillare. E noi, piccoli, dinnanzi alla bellezza della natura.
Infine immagina che tutto questo diventi realtà in una facile escursione adatta a tutti lungo i dolci pendii del Monte Cavallo.
Come un fiume che risale alla sorgente dove la sorgente è rappresentata dalla pace che lo spettacolo regala una volta giunti in cima.
Da sotto non la vedi la punta del Monte Cavallo. Se ne sta lassù, protetta dalle sue cime. Non la vedi nemmeno la Baita Arneri a 1610 metri, nostro punto di arrivo per questa escursione.
Quello che si vede, per chi resta a terra, è uno spettacolo unico. Quasi da film.
Un piccolo fiume fatto di tante persone che ciaspole o sci ai piedi salgono. Piano. Rispettando i ritmi e i tempi della natura. Assaporando la salita, passo dopo passo. Creando un piccolo fiume luminoso.
Salita alla Baita Arneri in notturna inverno
Piancavallo, località turistica del pordenonese è conosciuta non solo per le sue piste da sci ma anche per i suoi locali tipici uno tra i quali la Baita Arneri, rifugio in cui buona cucina, clima famigliare e divertimento si uniscono.
La salita in notturna i mercoledì sera d’inverno è un must tra gli amici. E’ una salita che possono fare tutti (a patto di avere un minimo di allenamento) ciaspe e pila alla mano.
Un ascesa tutto sommato veloce che in un ora, per i meno allenati, porta in baita dove a rifocillare delle fatiche ci sono le prelibatezze locali come polenta e pastin….ne sento già il profumo solo a pensarci 🙂
Un’ascesa con un dislivello di 400 metri che si può compiere attraversando la pista da sci inizialmente (dal piazzale e fino alla prima curva del bob su rotaia) e successivamente attraverso il sentiero CAI 993.
Baita Arneri : da dove parte la camminata
Lasciata l’auto al parcheggio del palaghiaccio a 1200 metri di altitudine si sale, tenendosi la seggiovia sulla destra, per la pista da sci per primo tratto. E’ importante fare attenzione a camminare sui bordi per non andare ad intaccare la neve “battuta” dai gatti delle nevi.
A metà percorso, in corrispondenza del tornate del fun bob su rotaia, si lascia la pista e si affronta un breve tratto in salita del sentiero CAI 993 per poi riprendere la pista da sci fino al rifugio.
Il rifugio Arneri non lo si vede per la maggior parte dell’escursione ed allietare la nostra vista ci pensa lo splendido panorama verso la pianura pordenonese. Per chi volesse, una volta arrivati in rifugio è possibile proseguire verso la variante, di ulteriori 300 metri di dislivello, che in 1,30 ore tra andata e ritorno porta al Belvedere. Da qui la vista, nelle nottate limpide, verso il Piancansiglio e il Lago di Santa Croce è meravigliosa.
Scheda Tecnica:
📍 Salita Baita Arnerni
⏱ Tempo di Percorrenza: 1 ora andata – 50 minuti ritorno
📏 Lunghezza: 3 km
📈 Dislivello: 400 mt
🔎 Tipo di Percorso: andata e ritorno
⛏ Difficoltà: EAI
📣 Traccia GPS: Scarica il tracciato GPX
Beh per quanto io non sia amante della neve, be tantomeno del trekking, mi butterei a occhi chiusi in questa esperienza. Deve essere davvero molto piacevole fare un percorso simile con una bella compagnia,
immagino che sia un’escursione emozionantissima e magica di sera con le ciaspole nella neve! Pur non essendo una gran “montanara” e detestando il freddo, credo che la farei volentieri, per il silenzio e la bellezza della natura
Non ho mai fatto trekking in montagna di notte, ma deve essere un’esperienza bellissima e questo mi sembra un buon itinerario per iniziare! Di notte ho fatto trekking solo in Indonesia per vedere le albe sull’altopiano di Dieng e sul vulcano Bromo e sono state esperienze meravigliose. Di notte è tutto più ovattato e ci si riesce a concentrare di più anche su sé stessi!